Longobardi

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MONTEREALE VALCELLINA. Sabato 29, alle 16, al Centro Menocchio, per Montereale Incontri 2008, nel quadro di Longobardi e non Longobardi, si terranno due incontri: Montereale Valcellina.
Le necropoli altomedievali della Collina di Grizzo e della Collina di Malnisio, con Nicoletta Rigoni, direttrice del Museo archeologico di Torre di Pordenone, e Aldo Colonnello, del Circolo culturale Menocchio.
[C]Seguirà Romans d'Isonzo. La necropoli longobarda, con le archeologhe Annalisa Giovannini e Valentina Degrassi.

Il tutto avverrà con il coordinamento di Serena Vitri, direttrice del Museo nazionale di Cividale, e di Susi Corazza del Laboratorio di Archeologia dell'Università di Udine.

Per non arrivare digiuni...
La necropoli altomedievale, di epoca longobarda, della Collina di Grizzo è stata messa in luce nel 1992. Delle 18 tombe visibili lungo la strada, una (tomba 1) fu scavata nel 1992. Le altre nel 1993 e nelle successive campagne di scavo dirette da Serena Vitri. Le sepolture sono disposte su file lungo il pendio della collina e che l'area occupata dalla necropoli era (e ancora è) di una certa ampiezza. Si trova a poca distanza dalla necropoli protostorica del Dominu (VIII-VII sec. a. C.). I dati a disposizione permettono di inserire sia la necropoli della Collina di Grizzo che quella coeva della Collina di Malnisio nella serie di cimiteri altomedievali della pedemontana pordenonese da Tramonti di Sotto a Caneva. Il corredo della Tomba 1 (VII sec. d.C.) comprende due armille (braccialetti) in bronzo con decorazione, coltello a serramanico in ferro e bronzo, catenella in ferro per agganciarci il coltello. Si tratta di una sepoltura femminile.

La necropoli longobarda di Romans d'Isonzo è stata indagata in diverse campagne di scavo dirette da Franca Maselli Scotti a partire dal 1988. É una necropoli longobarda che fornisce importanti informazioni anche sui rituali di sepoltura. Vi sono sepolture riferibili a individui di rango guerriero, contraddistinte dalla presenza di armi. In alcune è stata riscontrata la presenza di un rito particolare consistente nella deposizione di cibo all'interno della sepoltura quale offerta rituale. Altro elemento significativo è la presenza di recipienti in ceramica longobarda decorata a stampigliatura eseguita mediante punzoni. Le ultime indagini che si sono svolte tra ottobre e novembre 2007, hanno portato alla luce una quarantina di altre sepolture (tombe 250 -293).